«L’incipit è folgorante, biblico addirittura: “Io sono impastato con questa terra…”. Sullo sfondo della saletta elegante del 5 stelle Westing Palace Hotel di Milano è proiettata una diapositiva in cui la piramide perfetta del Monviso sorveglia austera la Langa. Così, con questo biblico incipit, Angelo Gaja comincia la sua chiacchierata di un’ora abbondante che costituisce la prima parte dell’evento milanese, organizzato per celebrare il secolo e mezzo di vita dell’Azienda di famiglia. (continua…)
Gaia Gaja: Di padre in figlia, HoReCa n. 64
Sperss: un sogno di “Nostalgia” ovvero…I have a dream
- Il ritratto di Gino che guarda la sala…
- Ivano Antonini, sommelier campione d’italia 2008
- Il sommelier mi serve lo Sperss, ho vicino Gianfranco Vissani
- Un’immagine che è un simbolo
- Angelo con il papà Giovanni
- Serralunga, il paese della “Cura del vino”
- I vigneti di Sperss a Serralunga
- Angelo con il ritratto di Clotilde Rey, la nonna
- Angelo infervorato racconta della leggendaria bottiglia di Veronelli
- Angelo, Vissani e Antonello Maietta (Pres. Ais)
- Un momento del vulcanico eloquio di Gaja
- I sommelier dell’Ais servono lo Sperss
Il periodo era quello tra le due guerre. La severa valsusina Clodilde (Tildìn, in famiglia) mandava il figliolo Giovanni a vendemmiare i Nebbiolo in quel di Serralunga, ovviamente dopo la vendemmia delle vigne di proprietà in Barbaresco. E lì Giovanni si divertiva, gli piaceva lavorare senza il pesante assillo degli occhi di famiglia: e gli davano anche qualche soldo. E ancora: vendemmiare uve che sarebbero diventate Barolo costituiva una sorta di valore aggiunto per chi dai grappoli Nebbiolo spremeva da sempre Barbaresco. (continua…)