Non amo il genere: usare come esempio, a volte quasi come dogma, una frase semplice e fuori contesto mi pare operazione semplice e addirittura futile. A me piacciono i discorsi articolati, complicati, zeppi di sfumature come credo sia la realtà che ci circonda. Realtà sfuggente, cangiante, relativa.
Dunque, gli aforismi mi piacciono poco. Eppure è un genere letterario di enorme presa: basti constatare l’uso smodato che se ne fa su social network come Facebook. E’ abbastanza semplice sposare la frase a effetto di qualcuno importante, più o meno, e esibirla con l’orgoglio della propria fanciullesca condivisione. Alcuni uomini hanno fatto dell’aforisma quasi la loro cifra: La Rochefoucauld, Franklin, Wide, Shaw, Flaiano….
Questa raccolta, curata dall’av. Bruno Segre – splendido nel suo quasi secolo di vita mai banale – è stata messa insieme citando il paio di aforismi che dal 1949 a oggi hanno decorato ogni numero del mensile politico-culutrale L’Incontro.
Ne cito qualcuno di particolare effetto.
Non c’è una cultura superiore o inferiore, ma culture diverse. C. Levi Strauss
E’ inutile partire, i grandi viaggi si fanno in biblioteca. G. Leopardi
Gli uomini costruiscono troppi muri e non abbastanza ponti. I. Newton
L’Italia è la patria del diritto, ma anche del rovescio. L. Longanesi
La libertà è un lusso che non tutti si possono permettere. O. von Bismarck
La poesia non cerca seguaci, cerca amanti. F. G. Lorca
In ciò che si sembra si è giudicati da tutti; in ciò che si è da nessuno. F. Schiller
Niente è più pericoloso di un’idea quando si ha un’idea sola. E. A. Chartier (Alain)
Un uomo affamato non è un uomo libero. R. L. Stevenson
Due cose mi stupiscono: l’intelligenzia delle bestie e la bestialità degli umani. F. Tristan
La copertina del librino è del mio amico Nico Ivaldi.
Aforismi, cultura e divertimento. Pp. 160, € 8,00 – Edizioni dell’Incontro, via della Consolata, 11 10122 Torino Tel. 011 5212000
https://www.vincenzoreda.it/nico-ivaldi-non-mi-sono-mai-arreso-intervista-allavvocato-bruno-segre/