Non capita tutti i giorni di essere ospiti esclusivi di Angelo Gaja: egli è un uomo che passa per essere un burbero, in realtà è soltanto una persona di grande realismo e di grande capacità di lettura degli uomini e non gli piacciono le persone banali, quelli che si atteggiano, gli adulatori e via dicendo (traduzione italiana di “quant’altro”).
Abbiamo chiacchierato in libertà per un’ora e mezza prima di recarci a pranzo nel vicino ristorante Antica Torre, da qualche anno proprio sotto il parallelepipedo medievale che marchia Barbaresco. Lì si è tra amici per una cucina che è langarola, semplice, di provata tradizione; e per bere, nessun problema: Angelo s’era portata appresso una bottiglia del neonato Barbaresco 2007.
Carne cruda a coltello, vitello tonnato e insalata russa, tajarin freschi al ragout, pollo ruspante al forno con verdure lessate e delizioso bonet. Per accompagnare chiacchiere tra amici, chiacchiere magari anche riservate, di quelle che proprio soltanto tra amici si possono fare.
Che dire, Angelo è sempre un vulcano: uno stimolo, lasciarlo parlare e infervorare sulle questioni che gli stanno a cuore.
- Vitello tonnato e insalata russa, tutto preparato in cucina
- Gianni in posa, nonc’è dubbio, siamo a Barbaresco
- Gianni, io e Angelo a pranzo al ristorante Antica Torre: cucina tradizionale
- Gianni alle prese con i classici tajarin freschi, fatti a mano
- Pollo ruspante al forno con verdure lesse
- Se c’è una torre quadrata sopra un bricco e sei in Langa, è molto probabile che ti trovi a Barbaresco
- Quando la carne cruda, tagliata a coltello, è questa, non c’è storia.
- Bonet, tipico dolce piemontese