
Ristorante Li Jalatuùmene: mitico incontro trai due miei chef preferiti, Giovanni e Gegè
Questo viaggio con Gianni incontro ai colori ai profumi ai sapori alle emozioni del nostro Sud era stato programmato da un pezzo: erano quasi trent’anni che Gianni non viaggiava nelle terre generose del meridione d’Italia.
La scusa era quella di ricuperare un oggetto prezioso affidato 25 anni prima, in San Francisco, a Antonio Ruggeri, un lucano emigrato in California e divenuto buon imprenditore nel campo della ristorazione: la tremenda crisi che sta devastando gli Stati Uniti (e la California sta peggio degli altri stati) ha fatto decidere Antonio di chiudere il suo ristorante Il Rustico, in Sausalito, per tornare ai tranquilli ritmi di Calvello, un paesino delizioso situato a quasi 800 mt. di quota, a sud di Potenza, circondato da boschi e montagne.
Ci siamo fermati prima sul Gargano e Gianni ha potuto assaggiare le delizie del mare di Mattinatella ai tavoli che sono lambiti dalle onde del ristorante Da Tonino dove Colomba cucina come sua madre soltanto “roba” fresca che Tonino pesca ogni giorno; abbiamo avuto la fortuna di mangiare la sera un polipo che era incappato nella mia fiocina al mattino. Poi siamo saliti a Monte S. Angelo dal mio amico Gegè Mangano: il trionfo del territorio per una cucina di tradizione pastorizia.
In Basilicata ci siamo fermati a Rionero in Vulture, ristorante La Pergola (che consiglio vivamente) e siamo andati a oltre 1000 mt. di quota, sopra Calvello, per mangiare deliziosi porcini appena raccolti.
Durante il viaggio di ritorno, non ho potuto impedire a Gianni di provare la grande cucina marchigiana del pesce e delle olive ascolane: la mia amica Stefania ci ha tenuto compagnia al ristorante La Moretta, nel centro storico medievale di Ancona.
- Non molti sanno che la Basilicata è terra di funghi, tartufi neri e tartufi bianchi (buoni come quelli di Alba e Acqualagna)
- Il guanaciale di maiale delle Murge di Gegè Mangano: un antipasto di delicatezza straordinaria
- Gianni con il suo vecchio amico Antonio Ruggeri e il suo anziano zio Antonio, un vero Signore del Sud: un allevatore di qualità
- Gianni e un ottimo stoccafisso all’anconetana. Qui abbiamo bevuto Verdicchio dei Castelli di Jesi: una bottiglia di Coroncino e una di Tralivio
- Li Jalantùumene: questo è il delizioso agnello di Gegè (il vino è un Primitivo da 15,5°!)
- Qui assaporiamo un antipasto tipico delle montagne lucane, siamo a oltre mille metri di quota sopra Calvello in provincia di Potenza
- Ristorante Li Jalatuùmene: mitico incontro trai due miei chef preferiti, Giovanni e Gegè
- Lagane ai funghi porcini appena raccolti
- Sempre a La Pergola per questo baccalà con peperoni “crusch”: una specialità lucana complicata da spiegare
- Ancora Gegè Mangano per una bruschetta con cicorietta e uovo
- Ristorante La Moretta, Ancona: la mia grande amica Stefania Zolotti davanti a un classico brodetto marchigiano
- Gianni sta gustando le cozze ripiene, in primo piano un piatto di orecchiette al pomodoro cucinate da Colomba in maniera impareggiabile
- Rionero in Vulture, ristorante La Pergola: funghi di stagione per una entrée eccellente
- Gargano: ristorante da Tonino, sul mare. La classica bruschetta
- In Rionero una bottiglia di Aglianico del Vulture è d’obbligo: questo è notevole, dalle terre del grande Orazio
- Tortelloni di ricotta e erbe, ancora in Basilicata (Rionero)