Se una persona perbene – intendo perbene una persona che paga le tasse e le multe o una persona cui pare legittimo che se Bondi può occupare la carica di Ministro della Cultura, Berlusconi debba per ovvia conseguenza rivestire l’autorità di Capo del Consiglio dei Ministri – desidera mostrarsi tale anche nell’eloquio (per la scrittura la faccenda sarebbe assai più complicata), debba per necessità evitare di usare le parole e le espressioni idiomatiche che elenco qui di seguito e che ritengo siano orribili oltremodo e dozzinali, sciatte, scostumate.
APERICENA
ANCHE NO (questa è per davvero un’espressione senza alcun senso)
ASSOLUTAMENTE (peggio se seguita da SÌ o NO)
SICURAMENTE
LATO B
DETTO QUESTO
QUANT’ALTRO
BASITO
SCLERARE/SCLERATO
ATTIMO (usato come avverbio di quantità)
CERCHIOBOTTISMO
BERLUSCONISMO
MOLTO (nel linguaggio iperbolico di oggi tutto è sempre troppo MOLTO)
TUTTA LA VITA
DEGUSTARE
NETTARE (sinonimo per VINO)
L’elenco – stringato e senza un ordine preciso – qui sopra è parziale e mi riservo di aggiornarlo, magari con qualche suggerimento (IMPIETRITO o DI SALE per BASITO; CULO, NATICHE, CHIAPPE, SEDERE, DIDIETRO per il tremendo LATO B; BERE, GUSTARE, ASSAPORARE, ASSAGGIARE, APPREZZARE, VALUTARE per l’abusato e sciatto DEGUSTARE; ecc.).