Nato a Guate il 19 ottobre 1899, morto a Madrid il 9 giugno 1974. Premio Nobel nel 1967. Questo poema epico (che attinge al Popol Wuj) fu composto in Italia tra il 1963 e il 1964.
Il ballo delle chimere
“…Il lago brilla, si ode la sua voce, mastica il suo copal,
ma prima di iniziar la danza parlarono i cacciatori:
«Come gli dei vogliono nutrirsi
delle loro creature e non esisterebbero
se le loro creature non li alimentassero esistendo
– esistere è nutrire gli dei,
la pittura esige il nutrimento degli occhi
e non esisterebbe se gli occhi non la nutrissero,
– solo vedendo si può nutrire la pittura –
e vedere non è vedere soltanto con le pupille degli dei-occhi,
ma vedere con gli occhi di tutti coloro che vedono,
la poesia esige il nutrimento degli orecchi
e non esisterebbe se gli orecchi non la nutrissero
– solo ascoltando si può nutrire la poesia –
e la scultura esige il nutrimento degli occhi
e non esisterebbe se gli occhi non la nutrissero
– solo guardando si può nutrire la scultura –
e la musica esige il nutrimento degli orecchi
e non esisterebbe se gli orecchi non la nutrissero
– solo ascoltando si può nutrire la musica –
e udire non è udire solamente con gli orecchi degli dei-orecchi
ma udire con gli orecchi di tutti coloro che odono…»”.
(«El lago brilla, su voz se oye, su copal masca,
hablaron los cazadores, antes de empezar la danza:
Pero asì como los dioses exigen el alimento
de sus criaturas y no existirían
si sus criaturas no los alimentaran existiendo,
existir es alimentar a los dioses,
la pintura exige el alimento de los ojos
y no existiría si los ojos no la alimentaran,
sólo viendo se puede alimentar a la pintura,
y ver no es ver sólo con las pupilas de los ojos-dioses,
sino ver con los ojos de todos los que ven,
y la poesía exige el alimento de los oídos
y no existiría si los oídos no la alimentaran,
sólo oyendo se puede alimentar a la poesía,
y la escultura exige el alimento de los ojos
y non existiría si los ojos no la alimentaran,
sólo mirando se puede alimentar a la escultura,
y la música exige el alimento de los oídos
y non existiría si los oídos no la alimentaran,
sólo oyendo se puede alimentar a la música
y oír non es oír con sólo los oídos de los oídos-dioses,
sino oír con los oídos de todos los que oyen..»).
Asturias, Poesia, a cura di Amos Segala, Edizioni Accademia, Milano 1971