L’etichetta recita che questo vino – certo: nome e etichetta quantomeno insoliti – è un Nebbiolo. Per la verità, è un Barolo di beva pronta. Fresco, franco con i suoi tannini non troppo affilati e il suo corredo di sentori di spezie e frutta rossa.
Più o meno come si conviene.
Non costa troppo per essere un Barolo mascherato da Nebbiolo: più o meno 20 € per un vino dal colore rubino caldo e scarico, tipico delle vigne attorno a Barolo (è infatti un uvaggio di vari cru: Cannubi, Fossati, Volte), con 14,5% vol. di alcol.
L’ho bevuto fresco di frigorifero (senza esagerare), come ho imparato da Angelo Gaja, e ci ho accompagnato una pizza impastata in casa e guarnita con pomodoro e salamino piccante: niente male.
Fatto si è che con questo vino ci debbo dipingere e pure un soggetto impegnativo! E avrò i soliti problemi legati ai delicati antociani del Nebbiolo…Ma va bene così, quando il lavoro sarà ultimato lo riprodurrò proprio a completare quest’articolo.
Salute.