- Con i sudafricani ma in Calabria…
- Vincenzo Munì e un po’ di Calabria
- Giuseppe Ippolito con Giorgio Dalla Cia
- Foto ricordo
- Be’, questo è stato proprio un bell’incontro!!
- Michela Blengetti con Giuseppe Ippolito
- Stefano Fanti
- Alessandro Fiore
- Con Vittorio Fiore
- Il grande enologo si fa volentieri Ganimede
- Maria Anselma: come si può rinunciare a un Vigna Rionda?
- La Nascetta, ovvero Fausto Cellario
- Enzo Brezza
- Mi piace questa foto al volo, anche perché stimo assai Guido Damilano (e i suoi vini)
- Francesco Maria De Franco: Il Cirò!
- Un goccio di Barolo di Serralunga non può mancare da Maurizio Rosso
I numeri di quest’ultima edizione del Vinitaly sono, in tutta franchezza, impressionanti!
4.100 espositori di 80 paesi per un’area di oltre 100.000 mq.
155.000 visitatori (+6% rispetto alla scorsa edizione) di cui 56.000 buyer stranieri, con tedeschi e americani quasi appaiati al primo posto e seguiti da inglesi, canadesi, russi…
L’intervento del Capo del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, è stato un ulteriore valore aggiunto, così come le presenze di Maurizio Martina (Agricoltura), Giuliano Poletti (Lavoro) e Angelino Alfano (Interni). Chiaro che questa trionfale 48° edizione fa da prologo beneaugurante al prossimo Expo 2015 (Vinitaly ne curerà il settore specifico). E speriamo tutti che il Nostro sbilenco Paese ritrovi una postura che gli sia più consona….
Per quanto mi riguarda, a parte le questioni strettamente legate alla professione (un paio di faccende piuttosto importanti), i miei Vinitaly sono identificabili con gli incontri con i miei amici e qualche sorso, gustato finalmente insieme, dei loro spesse volte portentosi vini. Nelle fotografie sopra la documentazione esplicita di ciò, senza citare nello specifico nessuno in particolare, ma con la riflessione che ormai ho eletto a mio campo-base lo stand Du Cropio di Giuseppe Ippolito, ma qui la faccenda attiene alle radici, e con le radici né si ragiona, né si può venire a patti….